Io Amo l’Autunno

Mostra Collettiva

ottobre 2023

Soprattutto amo il giallo di Settembre,
I mattini con ragnatele imperlate di rugiada,
Giorni pensosi immobili;
Schiamazzi di corvi neri, foglie ramate,
Stoppie punteggiate di covoni.
Più dello sfrenato fulgore della primavera
Alla mia anima si addice l’autunno


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In questo video possiamo ammirare tutte le opere pittoriche, fotografiche, sculture ecc. presenti durante la mostra collettiva “Io Amo l’Autunno” tenuta a Novara in Vicolo della Canonica 3/b a Novara dal 14 al 22 ottobre 2023. Evento organizzato dal Centro Culturale ARTENOVA.

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Si è inaugurata la mostra “Io Amo l’Autunno” organizzata dal Centro Culturale ARTENOVA nella sua sede in vicolo della Canonica 3b di Novara, di fronte ad una numerosa partecipazione di artisti e visitatori, abbiamo avuto il piacere di ascoltare all’apertura della prof.ssa Federica Mingozzi critica d’arte conduttrice del programma “incontro con l’arte” trasmesso sulla rete di VideoNovara.

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Ospiti durante l’evento di apertura della mostra collettiva in vicolo della Canonica 3/b Novara, organizzata dal Centro Culturale Artenova I Barlafus ci hanno rallegrato con la loro ironia e simpatia. I BARLAFUS Cabaret, musiche d’ osteria, canzoni macabre… Sono i Barlafus, Marco, Simone e Jimmy.

Approfondimento

Nella foresta di Birch, in autunno, i tronchi argentei si alzano da un tappeto di foglie incandescenti, assorbendo completamente lo spettatore in questo sottobosco che, come spesso accade nei paesaggi di Klimt, non è attraversato da animali o figure. Il tempo sembra essersi fermato, l’atmosfera è quasi opprimente, Klimt ci invita a contemplare la foresta come lui stesso l’ha contemplata.
Sì, l’artista è proprio colui che, da solo, sa leggere i misteri della natura e può offrirne un’immagine all’uomo comune.
Il tema “Io Amo l’Autunno” proposto dal centro Culturale Artenova è stato accolto entusiasticamente da artisti di ArtenovA e gli amici artisti che ruotano intorno al nostro Centro Culturale, con opere figurative, astratte, fotografiche, opere digitali, sculture ed installazioni, formando una sinfonia di colore che si fonde in una unica opera, egregiamente allestita e curata da Emilio Mera.
Inoltre durante la mostra ci sarà la proiezione del video “Patagonia: quando il sogno diventa realtà” a cura di Eva Boglio e Carlo Muscarello per far conoscere la natura incontaminata, in una terra dove l’autunno riveste le foreste, i laghi e le pianure.

L’autunno si allontana dal baccano estivo, è silenzioso e tranquillo, mette pace: porta con sé un’atmosfera intima e di raccoglimento; è gentile, discreto e timido ma porta con sé tante riflessioni.

I colori dell’autunno sono i più suggestivi di tutto l’anno. Più del verde o del bianco della neve. La natura festeggia prima di addormentarsi: i colori delle foglie e della luce del sole sono incredibili.  

E’ facile amare l’autunno camminando in un bosco, è spettacolare guardare e seguire gli alberi che cambiano colore. Amare l’autunno diventa facile se fai più attenzione ai cambiamenti, a come tutto si modifica nel giro di un mese o poco più.

E’ una magia.

Che colore ha l’autunno? È una domanda dalla risposta non facile, perché i colori dell’autunno sono ben più di uno: l’arancione e il giallo oro delle foglie degli alberi che si preparano all’inverno, venate dal verde ricordo dell’estate, ma anche il marrone delle cortecce, l’azzurro ceruleo del cielo che non si rassegna a lasciare il posto al bianco dell’inverno, il rosso intenso dei filari maturi… Tutte queste cromie contribuiscono a creare una tavolozza ricca di suggestioni, che smuove nel profondo emozioni e ricordi a volte venati di malinconia.
Proprio queste suggestioni sono il punto di partenza della riflessione che ogni singolo artista di questa collettiva ha introiettato per dare la propria interpretazione di questa ricchezza cromatica. Così, attraverso la figurazione o scegliendo l’astrazione, ognuno ha colto la varietà delle trasformazioni insite nel perenne divenire, contribuendo alla costruzione di un percorso che, pur tenendo conto delle singole personalità, è segno di uno sguardo comune, pronto ad osservare la realtà frammentata della modernità per ricostituirne l’armonia.
È come se i colori si fondessero in un’unica tonalità avvolgente, capace di accogliere chi osserva senza respingerlo, ma anzi, facendolo sentire parte di una visione ampia in grado di cogliere la verità del vivere: ecco allora che animali, foglie, paesaggi, linee e colori si uniscono per realizzare una straordinaria partitura sinfonica che, attraverso mezzi espressivi diversi, si muove sul filo del turbamento, quello reciprocamente condiviso dagli autori e dai fruitori.
Diviene facile allora immergersi in questo intenso contesto di bellezza e vivacità coloristica, in cui le immagini divengono portatrici di vibrante intensità che colpisce il cuore, la stessa intensità che si coglie nelle parole di Umberto Saba che scrive “È l’autunno, è la stagione in vista sì rodente che fa male al mio cuore”, dandoci la misura di un dolore che si trasforma in dolcezza, quella che si percepisce lasciandosi abitare dai segni e dai colori degli artisti


Evento di Apertura della Mostra

Artisti presenti in mostra


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Presentazione della mostra collettiva “Io Amo l’Autunno” organizzata dal Centro Culturale Artenova, siamo ospiti nel salotto di Federica Mingozzi nel suo programma Incontro con l’Arte in programma su VIDEONOVARA

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Visite Guidate


La Presidente Mariangela Campisi e I membri del consiglio direttivo del Kiwanis Club Novara Monterosa in visita alla mostra ”Io amo l’autunno



Allestimento a cura di Emilio Mera


Rassegna Stampa

Evento Correlato alla mostra “Io Amo l’Autunno”

PATAGONIA

Quando il sogno diventa realtà

Maggio 2022
Eva ed io siamo volontari alla Casa di Giorno per anziani Don Aldo Mercoli e discorrendo le esterno un sogno che mi porto da almeno una decina di anni: andare in Patagonia.
Eva rimane entusiasta e mi confida che anche lei ha sempre sognato questa meta perché suo nonno nei primi del ‘900 ha vissuto in quelle terre per quindici anni.
In breve ci organizziamo e il sogno diventa realtà nel dicembre successivo.
Tante sono le aspettative che questa terra così lontana crea.
Montagne celeberrime come il Cerro Torre ed il Fiz Roy, conquistate dai famosissimi alpinisti italiani dei Ragni di Lecco nei primi anni ’70, il ghiacciaio Perito Moreno, unico al mondo per la sua bellezza e vastità ed il solo ancor oggi ad essere in equilibrio e non perdere massa glaciale, la “Cueva de Las Manos” sito archeologico patrimonio UNESCO,
lande sconfinate esplorate da Padre de’ Agostini popolate da guanachi e pecore, sorvegliati in lontananza dai famelici puma.
Sulle coste, numerosi pinguini Magellano ci vengono incontro lungo le spiagge incuranti della presenza umana mentre intere famiglie di leoni marini e otarie sonnecchiano sugli
scogli.
Nei cieli di una bellezza sconfinata condor, cormorani, gabbiani e il grande albatros volteggiano continuamente.
Visitiamo posti sperduti tra Cile ed Argentina, attraversiamo lo Stretto di Magellano e arriviamo nella Terra del Fuoco, ultimo arcipelago prima del Circolo Polare Antartico e l’Antartide. Passiamo dall’ufficio postale più a Sud del mondo e arriviamo al termine di
qualsiasi strada percorribile. Oltre, isolette sperdute e a poche centinaia di chilometri il famoso e temibilissimo Capo Horn.
Terminiamo il viaggio ad Ushuaia festeggiando con la popolazione locale la vittoria dell’Argentina ai Campionati del mondo di calcio 2022.
Rientriamo a casa dopo tre settimane intense, piene di emozioni, consapevoli che il sogno
si è realizzato.

Eva e Carlo

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