Melina Merlino
Socia del Centro Culturale ARTENOVA
Biografia
Mi presento. Sono Melina Merlino nata a Messina. Lì ho compiuto gli studi classici e, subito dopo la laurea con lode in biologia ad indirizzo ecologico, dopo un anno trascorso a Bergamo, mi sono traferita a Novara.
La mia massima ispiratrice è: FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI MA PER SEGUIR VIRTUTE E CANOSCENZA, che il sommo Dante ha messo in bocca ad Ulisse nella sua Commedia.
Mi sono sempre definita un’operatrice culturale, curiosa di ogni campo dello scibile umano: Biologia, Politica, Letteratura, Antropologia, Psicologia, Mitologia, Storia d’arte etc.
“Homo sum, humani nihil a me alienum puto” In quanto essere umano, nulla della realta (natura e cultura) umana mi è estraneo.
Negli anni della rivolta della Pantera (1989 e 1990) ho frequentato un corso di disegno all’accademia Brera di Milano e ho partecipato a diverse iniziative culturali nella bergamasca con lavori pittorici e/o poetici, nell’associazione FARA di Pasquale Emanuele, con l’amica scultrice Pina Inferrera.
Sono stata una socia attiva di IdeaViva, (presidente il maestro Ernesto Treccani e segretario Carletto Afferni), che ha operato nel basso novarese.
Dal 1992 e per circa 10 anni sono stata iscritta alla Canonica, storica associazione artistico/culturale di Novara. Ho partecipato a molte collettive e un paio di personali. Quella all’Arengo del Broletto ha avuto grande successo di critica e di pubblico.
Nella primavera del ’97 ho fondato l’associazione ” La porta interiore” di cui sono stata eletta Presidente, con sede in via Montegrappa a Novara. Questa associazione è stata promotrice di decine di mostre, coinvolgendo, senza fini di lucro, molti artisti del territorio. Mi piace ricordare l’intelligente collaborazione dell’architetto Milly Falabrino, socia fondatrice, e di Aldo Racchi che posso considerare un mio maestro per gli incessanti stimoli che ha avuto la bontà di regalarmi.
La mia produzione poetica, in lingua italiana e siciliana, è andata sempre di pari passo a quella visiva.
Dal punto di vista strettamente visivo il mio percorso si è così sviluppato. Dagli iniziali lavori su tela con colori acrilici, sono passata rapidamente a quella che ho riconosciuto come la mia vena artistica principale: i collage di carta. Successivamente dopo un’abbondante produzione che si sostanziava nell’assemblaggio del modulo barchetta, ho avuto un’ulteriore evoluzione, passando alla realizzazione di installazioni. Mi sono sempre posizionata sotto l’ombrello concettuale dell’arte povera. Mi ricordo ancora l’emozione estetica che mi hanno trasmesso le opere dei maestri Alberto Burri, Mimmo Rotella e Mario Ceroli apprezzate giovanissima a Messina, e di Michelangelo Pistoletto appena giunta a Novara. I miei lavori attuali sono eseguiti totalmente con materiali di risulta e mi concedo il vezzo di considerarli esempi di “concettualismo ironico”. Nelle ultime produzioni ho usufruito della stimolante collaborazione della giovanissima Diana Carelli.